A Lucca ho acquistato una copia di Kings of War, gioco che mi incuriosiva da molto tempo e che permette di usare gli amati basettoni e abbandonare l'uso delle odiatissime, almeno per me, basi singole.
Il regolamento, esclusivamente in inglese, è abbastanza semplice, lineare e davvero intuivo.
Poche regole chiare ed in un paio di ore è giocabile una partita di medie dimensioni.
Nel libro venduto in Italia a 14 euro si trovano tutte le regole e gli army lists delle armate principali.
Ogni esercito è cratterizzato da regole per il tipo di razza.
E' molto interessante il sistema della categoria di unità, truppa, reggimento e orda, rappresentete da una base 10x4, 10x8 o 20x8, un basettone fantastico che mi porterà a realizzare delle scenette.
Nella scheda della unità si trovano le caratteristiche che indicano il numero di dadi che l'unità tirerà in mischia o nella fase di fuoco e il risultato sul D6 da ottenere per fare un danno all'avversario. Vi sono anche l'armatura della unità, o meglio il risultato di dado da ottenere per ferire il nemico.
Fondamentale è un altro dato numerico che rappresenta il morale della unità.
Alla fine della mischia o della fase di fuoco si dovrà effettuare un test sommando il numero di colpi subiti al risultato di 2D6, se il totale sarà superiore al morale l'unità fuggirà e verrà rimossa.
Non mancano magia, oggetti arcani, eroi e mostri, ma anche loro seguono le medesime regole delle unità, con qualche eccezione.
In sintesi nulla di complicato e a prima vista un ottimo sistema di gioco.
E' tempo di rispolverare i vecchi pezzi fantasy.
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